Agenda Tevere ha riunito in Campidoglio istituzioni, associazioni e cittadini per attivare delle strategie condivise in grado di valorizzare il territorio fluviale, salvaguardare la qualità delle acque e la biodiversità del fiume e restituire al Tevere un ruolo centrale nella vita della città.
Ha partecipato al dibattito anche l’assessore alla Sostenibilità di Roma Capitale Pinuccia Montanari: “Abbiamo firmato il Contratto di Fiume per dare avvio ad una sinergia insieme a tutti gli enti e alle istituzioni. L’evento di oggi è importante per individuare le necessità e urgenze su cui dobbiamo muoverci e restituire così una dignità al Tevere”, ha spiegato.
Per Fabio Refrigeri, assessore Infrastrutture, Politiche abitative, Enti locali della Regione Lazio, “Il Contratto di Fiume nasce per risolvere due direttive europee: la qualità dello specchio d’acqua e la sua regimentazione idraulica. Come fare? Grazie alla proposta del Contratto di Fiume si possono mettere insieme associazioni e amministrazioni. Noi pensiamo che le sponde del Tevere possano essere un elemento di vivibilità e creare anche una piccola economia”.
Una sfida possibile per Cristina Avenali, consigliere regionale e rappresentante della Regione Lazio al Tavolo Nazionale Contratti di Fiumi del Lazio: “Ci sono tante associazioni che da tempo si prendono cura del Tevere. L’obiettivo finale è quella di arrivare ad un patto interregionale del fiume Tevere”.
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Il Contratto di Fiume
Quello che stiamo facendo partire oggi è un processo di concertazione e di gestione partecipata delle risorse espresse e inespresse lungo il tratto del fiume Tevere che attraversa la città di Roma e prosegue fino allo sbocco della foce sul Mar Tirreno favorendo il dibattito pubblico e il coinvolgimento di una pluralità di soggetti pubblici e privati, con la finalità di attivare strategie e politiche condivise di miglioramento della qualità ecologica fluviale e prevenzione del rischio di esondazione attraverso la pianificazione e programmazione strategica integrata.
La necessità di avviare il Contratto di Fiume nel sottobacino del Tevere di Roma è determinata da numerose motivazioni, tra cui:
Tra gli obiettivi dei promotori del Contratto di Fiume Tevere ci sono:
Agenda Tevere Onlus
Nata nel marzo scorso, Agenda Tevere ha un obiettivo primario e uno di largo respiro. Quello primario è di guidare la città verso la riqualificazione e valorizzazione del proprio fiume e delle sue sponde, in una parola della sua “riappropriazione”, e arrivare a realizzare il grande parco pubblico di “Villa Tevere” lungo le sponde del fiume.
L’obiettivo di largo respiro è di fungere da “catalizzatore di cambiamento” nelle dinamiche tra cittadinanza attiva e istituzioni evitando gli schemi tradizionali della protesta o della richiesta di fondi ed entrando in un’ottica di assunzione di responsabilità diretta da parte degli stessi cittadini che lo desiderano, collaborazione e complementarietà con le istituzioni pubbliche e collaborazione con il mondo delle aziende.
Tanti gli impegni di supporto già ricevuti, tra i quali, Fabrizio Barca, Salvatore Settis, Cesare Romiti, Tomaso Montanari, Luca Enriques, Milena Gabanelli, Corrado Formigli.
Quello che Agenda Tevere sta applicando adesso a Roma è un “modello di costruzione di capitale sociale” studiato dall’economista Luigi Zingales che ha avuto modo di dimostrare la propria efficacia in un primo esperimento sul campo portato a regime l’anno scorso in Costiera Amalfitana dall’associazione locale che per prima ha adottato tale modello, Agenda Praiano.
Il miglior riconoscimento della validità di questo modello è venuta nell’ottobre scorso quando il coordinatore di Agenda Praiano, il ventisettenne praianese Roberto Pontecorvo, è stato tra gli invitati al summit dei più capaci “innovatori sociali” condotto dalla Fondazione Obama a Chicago. Quello di Agenda Praiano è stato l’unico progetto italiano tra i 500 scelti sui 20mila candidati provenienti da tutto il mondo.
Dopo aver creato le condizioni per lavorare in modo costruttivo, collaborativo e incisivo, come per l’avvio partecipativo del contratto di fiume, Agenda Tevere sta completando lo studio e sperimentando il metodo su potenziali interventi sul territorio e ha in programma per la primavera/estate del 2018 di “presentarsi” formalmente ai romani attraverso la realizzazione di un primo caso di progetto prototipale di riqualificazione che dimostri a tutti che “si può fare!”.
La parte dedicata a Agenda Tevere inizia al minuto 1:03:02
Questa mattina in Campidoglio Virginia Raggi, nella sua veste di sindaco della Città Metropolitana di Roma Capitale, ha posto la propria firma in calce al Manifesto d’Intenti per il Contratto di Fiume redatto da Agenda Tevere Onlus, costituita da un gruppo di “romani attivi” e di associazioni al fine di unificare gli sforzi di tutti i soggetti interessati alla riqualificazione e valorizzazione del Tevere.
Sempre questa mattina, Cesare Romiti, storico amministratore delegato della Fiat, ha disposto un versamento di 100mila euro a favore di Agenda Tevere come testimonianza concreta del proprio supporto allo spirito, gli obiettivi e il lavoro dell’associazione.
Quella della Sindaca Raggi è la seconda firma di un rappresentante dell’Amministrazione romana, dopo la firma posta dall’Assessore Giuseppina Montanari a nome del Comune, a dimostrazione dell’importanza che Roma Capitale attribuisce al grande sforzo di superamento di divisioni e frammentazioni di responsabilità attivato da Agenda Tevere. Muovendosi in questa direzione, con la recente riforma della macro-struttura, l’Amministrazione di Roma Capitale ha inoltre formalmente costituito l’Ufficio Speciale Tevere al quale ha assegnato compiti di elaborazione e coordinamento di un intervento unitario a livello comunale.
Lo stesso spirito di “collaborazione ecosistemica” in cui cittadini attivi, istituzioni e mondo privato lavorano insieme per trovare terreno e obiettivi comuni nella riqualificazione e valorizzazione del fiume Tevere, ha portato all’adesione al Manifesto d’Intenti di Agenda Tevere da parte di tutti gli altri principali soggetti interessati.
Sulla base di un percorso di forte condivisione di obiettivi con la Regione Lazio, Agenda Tevere ha ottenuto le adesioni al Manifesto d’Intenti di Autorità di Distretto dell’Italia Centrale, Capitaneria di Porto, Comune di Fiumicino, CNR e ACEA, oltre alle 17 associazioni che a oggi fanno parte dell’associazione stessa (che includono tra le altre Retake Roma, Legambiente, Marevivo, Italia Nostra, Cittadinanza Attiva, e Tevereterno).
Agenda Tevere si appresta a depositare il Manifesto presso la Regione e dare così avvio all’iter dello strumento normativo chiamato Contratto di Fiume, cosa che a Roma finora nessuno era ancora riuscito a fare.
Lo stesso spirito accompagnerà l’avvio della cabina di regia prevista dalla procedura grazie alla quale far partire il necessario processo prima di analisi conoscitiva e poi di studio dei primi interventi necessari per risanare e valorizzare acque e sponde del fiume (unico di una metropoli occidentale a non essere stato riqualificato) contando, oltre che sulle istituzioni co-firmatarie del Manifesto su team di esperti del settore – in particolare cartografi, idrogeologi e ingegneri ambientali – che hanno già manifestato la propria disponibilità a collaborare al disegno.
Agenda Tevere è nata nel marzo scorso con un obiettivo primario e uno di largo respiro. Quello primario è di guidare la città verso la riqualificazione e valorizzazione del proprio fiume e delle sue sponde, e arrivare a completare quello che 7 re, 80 imperatori e 255 papi non sono mai riusciti a fare: una grande villa pubblica lungo le sponde del Tevere.
L’obiettivo di largo respiro è di fungere da “catalizzatore di cambiamento” nelle dinamiche tra cittadinanza attiva e istituzioni evitando gli schemi tradizionali della protesta o della richiesta di fondi ed entrando in un’ottica di assunzione di responsabilità diretta da parte dei cittadini che lo desiderano, collaborazione e complementarietà con le istituzioni pubbliche e collaborazione con il mondo delle aziende.
Tanti gli impegni di supporto già ricevuti: da Fabrizio Barca a Salvatore Settis, da Tomaso Montanari a Milena Gabanelli a Corrado Formigli.
Quello che Agenda Tevere sta applicando adesso a Roma è un “modello di costruzione di capitale sociale” studiato dall’economista Luigi Zingales che ha avuto modo di dimostrare la propria efficacia in un primo esperimento sul campo condotto l’anno scorso in Costiera Amalfitana dall’associazione locale che per prima ha adottato tale modello, Agenda Praiano.
Il miglior riconoscimento della validità di questo modello è venuta nell’ottobre scorso quando il coordinatore di Agenda Praiano, il ventisettenne praianese Roberto Pontecorvo, è stato tra gli invitati al summit dei più capaci “innovatori sociali” condotto dalla Fondazione Obama a Chicago. Quello di Agenda Praiano è stato l’unico progetto italiano selezionato, e uno di 500 scelti tra 20mila candidatisi da tutto il mondo.
Il modello e il lavoro di Agenda Tevere sta ora conquistando adesioni importanti anche dal mondo privato e delle aziende. Proprio oggi, Cesare Romiti ha annunciato una donazione di 100mila euro, versata su uno speciale “conto vincolato” creato appositamente dall’associazione per raccogliere donazioni esterne ed erogare fondi solo se “validati” come opportuni e congrui da un team di garanti (che includono figure scelte dai principali donatori).
Dopo aver creato le condizioni per lavorare in modo costruttivo, collaborativo e incisivo, Agenda Tevere sta completando lo studio di potenziali interventi e ha in programma per la primavera/estate del 2018 di “presentarsi” formalmente ai romani attraverso la realizzazione di un primo intervento di riqualificazione che dimostri a tutti che “si può fare!”